L’intestino pigro è un disturbo molto comune, soprattutto negli anziani. Può, tuttavia, colpire anche persone più giovani per cause di diversa origine e natura. Ma che cos’è l’intestino pigro? Continua a leggere per scoprirlo!
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Cosa si intende per “intestino pigro”?
Quando si parla di intestino pigro si fa riferimento a un rallentamento del transito intestinale, con una conseguente difficoltà di evacuazione.
I muscoli dell’intestino, noti come muscoli enterici, giocano un ruolo essenziale nell’assimilazione dei nutrienti dei cibi che ingeriamo. Questi muscoli, infatti, favoriscono l’assorbimento delle sostanze nutritive attraverso la peristalsi, spingendo il materiale di scarto verso la parte finale dell’intestino, affinché possa essere espulso attraverso le feci. Quando questo processo viene alterato, il corretto funzionamento dell’intestino risulta compromesso, portando a mutamenti nella frequenza e nella consistenza dell’evacuazione. Il rallentamento delle contrazioni dei muscoli intestinali, a sua volta, causa l’accumulo del materiale fecale nel tratto enterico, che col tempo tende a disidratarsi e indurirsi.
La difficoltà di evacuazione, tuttavia, non è l’unico sintomo tipico del disturbo dell’intestino pigro. Altre comuni conseguenze possono essere:
- Gonfiore addominale;
- Meteorismo;
- Dolore durante l’evacuazione;
- Stipsi;
- Sensazione di nausea o pienezza;
- Sensazione di svuotamento incompleto in seguito all’evacuazione;
- Ridotta frequenza di evacuazione;
- Feci eccessivamente dure, secche e di scarso volume.
L’intestino pigro non è considerato una patologia, bensì un disturbo che può manifestarsi in forma occasionale, acuta o cronica. Nella maggior parte dei casi, a ogni modo, rappresenta un problema di lieve entità e che può essere risolto tramite piccoli accorgimenti e modifiche delle proprie abitudini.
Perché l’intestino diventa pigro?
Il disturbo dell’intestino pigro può manifestarsi per diverse ragioni, da abitudini alimentari scorrette a patologie intestinali. In alcuni casi, la sua comparsa può essere dovuta a fattori di origine fisiologica, come l’avanzare dell’età o la gravidanza. Durante quest’ultima, infatti, il corpo femminile subisce numerosi cambiamenti, sia a livello ormonale sia a livello fisico, che tendono a diminuire la motilità intestinale e favorire l’insorgenza del disturbo.
Ad ogni modo, generalmente l’intestino pigro può essere causato da:
- Abitudini alimentari scorrette;
- Insufficiente apporto d’acqua all’organismo;
- Vita sedentaria;
- Stile di vita sregolato;
- Condizioni di stress psicofisico;
- Patologie e disturbi intestinali;
- Assunzione o abuso di alcune tipologie di farmaci;
- Cambiamenti ormonali.
Come sbloccare l’intestino pigro?
Se occasionale e non associato a specifiche patologie, l’intestino pigro può essere prevenuto tramite l’adozione di uno stile di vita equilibrato, un’alimentazione sana e un’attività fisica regolare.
In quanto alle abitudini alimentari, è consigliabile prediligere alimenti ricchi di fibre come verdure, legumi, cereali e frutta, poiché efficaci nel favorire la motilità dell’intestino. È particolarmente indicato, inoltre, il consumo di yogurt, un alimento ricco di probiotici in grado di supportare l’equilibrio della flora intestinale.
Esistono, d’altra parte, delle tipologie di alimenti che andrebbero limitati o evitati, a causa del loro impatto negativo sul funzionamento dell’apparato gastrointestinale, come i cibi raffinati e grassi.
Il consumo di almeno 1,5 litri d’acqua al giorno e lo svolgimento di attività fisica regolare, infine, rappresentano un ottimo aiuto per favorire la peristalsi.
Qualora l’adozione di uno stile di vita sano non dovesse essere sufficiente per sbloccare l’intestino pigro, è possibile ricorrere a integratori o rimedi naturali, quali:
- Fermenti lattici probiotici, in grado di regolare la funzionalità intestinale;
- Tisane o altri rimedi a base di piante dall’azione lassativa, come psillio, ispagula, senna, finocchio e tarassaco.
Un altro fattore importante e che in molti spesso sottovalutano per prevenire la comparsa dell’intestino pigro è assecondare lo stimolo di evacuazione. Molte persone, infatti, specialmente quando sono fuori casa, tendono a ignorare e trattenere lo stimolo. Se protratto nel lungo periodo, tuttavia, questo comportamento può favorire il rallentamento del traffico intestinale e, di conseguenza, l’insorgenza del disturbo.
La posizione più naturale per evacuare, inoltre, non è quella che assumiamo normalmente quando ci sediamo sul water, bensì quella dei bagni alla turca. Quest’ultima, infatti, favorisce il rilassamento dei muscoli pelvici e facilita il deflusso delle feci senza dover esercitare una pressione eccessiva.
Conclusione
L’adozione di piccoli accorgimenti e il cambiamento delle proprie abitudini quotidiane sono la chiave per prevenire e contrastare il disturbo dell’intestino pigro.
Ad ogni modo, è possibile supportare il corretto funzionamento dell’intestino anche tramite l’assunzione di fermenti lattici. Cozoro ProBD è l’integratore alimentare probiotico contenente ben 8 miliardi di fermenti lattici vivi, grazie ai quali è in grado di arrivare intatto all’interno dell’intestino, colonizzandolo e favorendo l’equilibrio e la regolarità intestinale.